BLOOD PASSIO N NIET

BLOOD PASSIO N NIET

20.9.06

Noli Me Tangere

... by DARK TEARS
- Ehi ragazzini, venite qui! Pulite per bene la mia faccia, per bene dico, le mie braccia, il ventre appena peloso e succulento, leccate le mie gambe per bene e vicino le mura del culo specie dove il buio oscura il piacere. Succhiate l’uccello lavandovi poi senza vergogna la bocca impasticciata umida e calda. Le vostre labbra appena rosse disegnate e faccino bianco come la neve. So che dei giorni siete nauseati da queste azioni, da questo pezzo da macello, ma non dimenticate che pur nel peccato adorabile, siete stati mandati dal Signore per avere cura di me e pagati a ore e quelle ore, saranno tante quante le vostre attenzioni finche’ non saro’ guarito da questa malattia quale la sporcizia e l’intemperanza dell’anima.

Ho ancora il sangue che sgorga. Sono tanti i giorni oramai. Non e’ fermo questo flusso di dolore e dolcezza di morte. Il mio indice. Il mio medio. Sono l’indice e il medio che sorreggono la carne maciullata del costato. L’ultima costola. La piu’ degenerata, disprezzata. La scatola cranica gira come una macchina data alla fisica motrice circolare. Mi e' stata data una possibilita’ di osservazione circolare affinche’ non abbia da dire e ridire su tutto e tutti. Osservare e star zitto anche se mi sputano sulla spalla destra. I piedi nudi sono freddi senza di te sul pavimento appena pulito. Ancora pulito. Ho avuto facolta’ di tagliarli a ridosso della caviglia con un buona sega da artigiano e porli simmetricamente a distanza ben calcolata davanti al resto delle 2 gambe. Questa divisione e’ dovuta solo dalla mia volonta’ affinche’ io possa guardare dall’alto senza il minimo sforzo il dolore, la freddezza, il cambiamento di umore, l’attraversare di possibili carezze sulla pelle delle mie 2 estremita’ del camminare, i cambiamenti del rifiorire vitale di sporcizie, di malefatte o di grazie fatte e ricevute. Dall’alto in basso. Mentre questa macchina gira meccanica nel silenzio, preferisco sempre avere il pavimento pulito, spazzato di sangue e tra le mie braccia mangiato dai servetti mandati dal Signore allorché scavino, scavino, scavino fino a pulire la carne zozza del piacere e del nostalgico amare. Il cazzo penzolante piscia in tormento come il ruscello di montagna fredda; questo il mio trono, questo il mio stabile luogo di nicchia aperta ai soliti, ripetibili passanti. Noiosi.Curiosi.Avvenenti.

- Ehi ragazzini, venite qui! Strofinate per bene sul pavimento e non lasciate che la pozza di sangue sia visibile a chi ha occhi per dire e non capire. Lasciate come vi e' stato gia’ detto, che le vostre azioni sul mio corpo siano mascherate dal bugiardo cosicché i fiori davanti ai piedi appariranno puliti e freschi di rugiada, di morte e rigoglio sputato al sorriso. Nascondete la verita’, sempre, nascondetela, nascondetela per i poveri sciocchi creduloni del niente.

I gigli aranci e bianchi, le margherite color salmone e spighe di grano e melograno spaccato vivo rosso e i gelsomini degli sposi profumati ho come testimoni del piacere per un corpo toccabile piacevolmente putrido e spoglio di vanita’ e rancori. Come fiori mortali , momentaneamente, poggiatemi sul letto per dormire al riparo, stretto al mio sangue e domani sara’ tutto di nuovo pulito , pulito esasperatamente bianco come la bugia che ti dico ogni istante che respiri. Ma non importa , perché sei morto dentro.

3 soli segni e mi daro’ al primo macellaio cosicche’ la notte dopo l’altro giorno, possa dormire freddo e gelido lontano da passioni e conservarmi anche per domani e ai giorni a venire come un’icona immortale tradita da me e me solo. Domani saro’ fresco insanguinato per un’altra cura. Noli me tangere.
copyright minimal production XH nnb.2006